venerdì 20 novembre 2015

L’UNDICESIMO COMANDAMENTO

Di
WILLIAM MARRION BRANHAM



Capitolo 1: QUANDO L’AMORE SI PROIETTA

1. Buona sera, amici. Vorrei parlarvi stasera sul soggetto: Quando l’Amore si proietta, la Grazia prende possesso. Prendo il mio testo da San Giovanni, al 3° capitolo, versetto 16:

Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia Vita Eterna.

Questo passo scritturale tratta dell’amore, e noi sappiamo che non c’è potenza, né dottrina, né regola che eguagli l’amore Cristiano di Dio. Nessuno può spiegare l’amore di Dio, sebbene tanti abbiano tentato. I poeti e gli scrittori di inni hanno fallito, e noi, quali ministri, predichiamo l’amore di Dio benché non sapessimo pienamente spiegare il Suo meraviglioso amore.

2. Un poeta scrisse sull’amore di Dio:

Se tutti gli oceani fossero inchiostro, e i cieli fatti di pergamena, e ogni stelo della terra una penna, e ogni uomo uno scrittore di professione, scrivere sull’amore di Dio prosciugherebbe gli oceani!

Un rotolo di pergamena disteso lungo l’arco del Cielo non potrebbe contenerlo appieno.

Ho spesso pensato al grande poeta che scrisse così: 

Da quando per fede vidi quel fiotto che sgorga dalle Tue ferite, l’amore redentore è stato il mio tema, e lo sarà finché io muoia.

3. Penso che se c’è qualcosa di cui la grande Chiesa universale di Dio abbisogna stasera, è l’Amore! Noi non necessitiamo dei doni e delle emozioni tanto quanto crediamo, per quanto essi siano meravigliosi e diamo gloria a Dio d’averli; se però tali doni non sono diretti dall’amore, non sono efficienti.

4. L’amore dovrebbe governare la casa, una casa che non è disciplinata dall’amore non è tanto una casa. Se il marito e la moglie non si amano solennemente l’un l’altro, non possono avere fiducia reciproca. Ricordate l’amore è la più potente forza del mondo, e invece di basare la nostra fede su qualche emozione, se pure positiva o su qualche dono, che sia corretto, come il giubilare, il parlare in lingue ecc… noi dovremmo basare la nostra fede sull’amore di Dio. Dobbiamo ritornare a questo principio: prima l’Amore, poi le altre cose. Se facessimo questo, le nostre chiese progredirebbero assai in fretta, perché Dio è Amore.

5. L’amore ha due differenti significati, con due diverse parole per descriverlo. In greco l’amore è chiamato “philèo” (Si pronuncia: “filèo”. - Ed.), questo è l’amore naturale che provate per vostra moglie; Amore “agapào” invece significa: “Amore divino”. Questi due tipi di amore sono ben opposti l’uno dall’altro. Per esempio, in quanto all’amore che avete per vostra moglie, se un uomo la insultasse, vorreste ucciderlo immediatamente - questo sarebbe amore philèo; ma con l’Amore agapào o Amore divino, voi preghereste per l’anima perduta di tale uomo. Ecco la differenza. Sono quasi sicuro che parecchi di noi sono stati ingannati per avere l’amore philèo, è intellettivo mentre l’Amore agapào proviene dal cuore. L’amore umano o amore affettivo, viene dalla mente - l’Amore di Dio viene dal cuore. Ora, l’amore philèo dubiterà e questionerà sempre, ma l’agapào riposerà sempre e starà in pace. L’amore umano ragiona - l’Amore divino no. L’Amore divino sta forse nella propria fiducia, e ciò produce fede quando voi amate realmente con l’Amore di Dio.

6. Molti di quelli che sono qui stasera potrebbero dire: “Vuoi dire che leggerai soltanto quel breve versetto della Scrittura, ed è tutto qui?” Oh, ma amici miei, in questo piccolo verso ce n’è a sufficienza per spedirvi in cielo o condannarvi per sempre all’inferno. La vostra attitudine verso tale passo scritturale suggellerà la vostra eterna destinazione, perciò riflettiamoci su un po’.

7. Come il passo scritturale che è breve - ci sono tante piccole cose che possiamo fare in questa vita - ma Gesù disse che: “Se voi date un sorso d’acqua fresca nel Mio Nome, sarete ricompensati”. Sono molto felice che Egli osserva le piccole cose che noi facciamo. L’Amore è una forza possente, e quando l’Amore si proietta, e arriva all’estremo del suo vigore, allora la Grazia sovrana comincerà da lì e concederà l’oggetto che l’Amore ha richiesto. Questa è la ragione per cui abbiamo stasera un Salvatore. Dio che ha tanto amato il mondo, che il Suo Amore essendo proiettato verso il mondo ha prodotto un Salvatore. Dio desiderava tantissimo di vedervi in salute, che il Suo Amore traboccò e produsse un’espiazione per la vostra infermità come pure per i vostri peccati. Fu l’Amore di Dio che Lo costrinse a farlo. Niente è più grande dell’Amore; esso reca fiducia, produce fede, apporta perdono. Ho scoperto un’enorme quantità di paura tra i Cristiani; mancanza di fiducia o di sicurezza, ma se amate e avete confidanza scaccerete il timore. Dio vuole che abbiate Amore e fiducia in Lui - ciò allontanerà le vostre pene e vi porterà a servirLo con un affetto più grande.

8. L’Amore non è fondato su leggi legalistiche che dobbiamo osservare, è basato sulla fede reciproca, fede in Dio, confidanza in lui. E vi dirò amici miei che quando l’Amore di Dio penetra in un cuore, non andrete intorno per nuocere o essere offesi. Quando credete Dio, Lo credete per davvero, e vi sposate a Lui, morite alle cose del mondo, allora Dio proietta il Suo Amore, e il Suo Amore vi forma così come siete.

9. Vorrei narrarvi una testimonianza personale di una delle mie esperienze con l’Amore: la mia vita non è mistica come la gente ritiene; non lo è, la cosa essenziale, è l’Amore, amare Cristo. Non, dire semplicemente che lo fate, ma amarLo dal vostro cuore. Ho visto i diavoli più crudeli essere vinti, ho osservato bestie selvagge prostrarsi in presenza dell’Amore di Dio. L’Amore caccia via la paura.

10. Alcuni di voi qui stasera possono ricordare quella sera a Portland, nell’Oregon, quando un pazzo si scagliò contro di me, mi sputò e mi maledisse. Molti pastori fuggirono dal palco; avevano paura di lui. C’erano di quelli che pensavano di fare ricorso alla legge e che con la forza si doveva legarlo e condurlo in prigione. Anziché odiare quell’uomo io lo amavo. Pensai: “Questo povero uomo non intende farmi del male - è il diavolo che c’è in lui che vuole danneggiarmi. Quest’uomo probabilmente ha un famiglia che ama, gli piace mangiare, stare in società, ed essere un cittadino, però il diavolo in lui che compie questo”. Pensavo: “Povero fratello!” Egli salì vicino a me e disse: “Ti farò vedere se sei un uomo di Dio oppure no!” Bene, non proferii parola, lo guardai soltanto; allora l’uomo esclamò: “Tu, serpente nell’erba!” Non dissi nulla però ricordate: non ebbi paura, giacché stavo là con l’Amore di Dio, e l’affrontavo. Poi quando lui alzò il pugno per colpirmi, dissi: “Satana, esci da quest’uomo”, e quello compii un giro e cadde sui miei piedi, comprimendoli al pavimento. Non abbiate paura amici miei, ma piuttosto Amore. Ora ricordate, ma il diavolo vi proverà per ogni centimetro di terreno che voi reclamate, ma se amate Dio non c’è posto per il timore, e potete sostenere ciò che credete senza essere sconfitti.

11. Ricordo questo: quando ritornai in Messico l’anno scorso non potemmo avere posto per accomodare la folla, così tutta la gente che era venuta alle riunioni dovette radunarsi all’aperto sui campi. Non c’erano posto a sedere, si appoggiavano uno contro l’altro per ascoltare la Parola di Dio - giovani e vecchi insieme, e quelli che erano forse molto stanchi per aver forse camminato per tutta la giornata allo scopo di venire alla riunione. Mentre li vedevo stare fuori al freddo pensavo: “Come devono amare il Signore!” Nel giorno del giudizio si opporranno ai membri chiesastici della stessa specie che non metterebbero neppure piede in una tale riunione. Mentre la riunione era sul punto di concludersi, una sera, la pioggia cominciò a cadere con gran forza, e fummo tutti inzuppati quando una grande agitazione prese ad aver luogo nella moltitudine.

12. Mio figlio Billy Paul venne a dirmi: “Papà, c’è una mamma laggiù tra la folla - il suo piccolino è morto sta lottando per aprirsi un varco allo scopo di superare gli addetti all’ordine, fa un tale baccano per giungere fino a te che nessuno di noi riesce a trattenerla”. Esclamai: “Di al fratello Moore di andare a pregare per lei”. Così, il fratello Moore si diresse verso la piccola donna messicana che durante questo tempo era ostacolata e compressa frontalmente. Mentre andava nella sua direzione ebbi la visione d’un neonato che si alzava. La piccola mamma mi osservava e gridava: “Padre! Padre!” “Portate qui il bambino” dissi io. Notai che lui era immobile sotto la coperta fradicia di pioggia. Essa mi disse che era morto nelle prime ore però lei non volle lasciarlo ai medici e alla camera ardente, ma me lo condusse perché io pregassi. Misi le mani sul bambino e offrii una semplice preghiera a Dio, e Dio mi è testimone: quel piccino emise uno strillo e cominciò a scalciare più forte che poteva. Ciò mise in subbuglio tutto il Messico.

13. L’amore d’una madre si era proiettato: la Grazia di Dio aveva preso possesso. Amen.

14. La sera seguente mi condussero un uomo grinzoso, molto vecchio dagli abiti assai logori. Mentre questi stava a me estrasse una corona da rosario e incominciò a pregare - gli dissi: “Mettilo via fratello mio, non ne hai bisogno ora”. Oh quanto amavo questo vecchio uomo, e provavo un tale dispiacere per lui! Poi osservai i suoi poveri piedi: era senza scarpe; e i suoi pantaloni erano molto consunti. Con tutto questo che c’era contro l’uomo, non riuscivo a credere che pure la natura gli era avverso: lui era cieco! Nell’apprendere ciò il mio cuore ebbe un grande sussulto d’amore e di compassione, e gridai a Dio: “Gesù, Ti prego abbi misericordia di questo vecchio cieco. Vuoi aiutarlo, Padre?” e sentii l’uomo gridare: “Glory a Dios!” gli era ritornata pienamente la vista! Che cos’era avvenuto? Avevo partecipato alla comunione della sua sofferenza. Dovete farlo! Se mai ho avuto successo nel pregare per qualcuno è stato quando sono potuto entrare in comunione con essi, per sentire le loro infermità, provare la loro condizione; allora qualcosa in voi va oltre la ragione e compie la preghiera della fede per i malati. Dovete sentire da parte dell’uomo; dovete simpatizzare con lui; dovete stare con lui prima di poterlo aiutare: allora entrate in una sorta di profondità: è l’Amore di Dio che và oltre l’amore umano!

15. Vi riferirò qualcos’altro - potete classificarmi un fanatico, dopo di questo, ma ve lo dirò ugualmente. Tutto il mio ministerio si è svolto intorno all’Amore - se so amare, oppure provare simpatia con quello che mi sta davanti: qualcosa avviene! Quando ero guardiano, alcuni anni fa, mi trovavo fuori nei boschi e nei campi per lavoro, quando mi rammentai che non lontano da dove ero di pattuglia vi abitava un mio amico, ora mentre mi trovavo tanto vicino, così cominciai ad attraversare un campo che era stato recintato sapendo che era la via più breve.

16. Lasciai dunque il fucile sull’autocarro, scavalcai il recinto, e presi ad attraversare il campo, diretto alla casa del mio amico.

17. Quando fui a 200 iarde (Circa 180 metri. - Ed.) dallo steccato, notai un enorme toro nero ritto di fronte a me. Oh, da dove era uscito? Mi venne in mente allora che si trattava di un toro assassino che era stato allontanato dalla fattoria di Burk. Soltanto pochi mesi prima aveva ucciso un uomo, ma essendo un ottimo toro da riproduzione l’avevano venduto a questo fattore - ed io avevo dimenticato che si trovava là! Eccolo stare ad una trentina di metri da me; cercai il mio fucile ma esso non c’era, si trovava nell’autocarro dove l’avevo lasciato. Oh, sono lieto d’avercelo lasciato, altrimenti avrei ucciso il toro, e poi avrei dovuto pagarlo. Egli batté per terra con la zampa e partì nella mia direzione. Sapevo che il recinto era troppo lontano, e tutto quello che c’era vicino a me era una piccola pianta di quercia dietro la quale stava lui. Oh, che cosa potevo fare? Ovunque mi fossi diretto, per me era la morte! Pensai allora al mio Signore, e in cuor mio dissi: “Andrò verso la mia morte con tutto il coraggio possibile confidando in Gesù Cristo”. Non appena ciò provenne dal mio cuore (ora vi prego di non prenderlo come una fanciullaggine) qualcosa accadde. Oh vorrei che avvenisse proprio ora! In tali casi avviene sempre qualcosa. Invece di odiare quel toro provai simpatia per lui; lo amavo e non avevo più paura di questo animale più di quanto ne abbia qui dei miei fratelli. Ogni timore era scomparso e pensai: “Povera creatura; sono sul tuo territorio - distingui solo di difendere i tuoi diritti”. Poi dissi ad alta voce queste parole al toro: “O creatura di Dio, io sono un servitore di Dio e vado a pregare per un mio fratello ammalato. Mi dispiace di disturbarti, ma nel Nome di Gesù sottomettiti”. Dopo questo, lui cacciò i suoi zoccoli nella fanghiglia e s’arrestò. Io stavo là proprio così calmo come lo sono adesso. Quell’enorme toro assassino aveva fermato la sua carica per uccidermi a soli 5 piedi da me! (Un piede è 30,48 centimetri. - Ed.) Egli era talmente disorientato che guardò di qua e di là, poi si girò e andò a giacersi, ed io passai entro cinque piedi da lui ma non si mosse più. Oh, quando l’Amore è messo alla prova sconfiggerà ogni nemico e ogni tormento che c’è sulla terra. L’Iddio che chiuse le bocche dei leoni nella fossa, vive ancora oggi, fratello mio!

18. Mia moglie che è qui da qualche parte stasera, è stata sempre contraria al fatto che io falciassi l’erba del prato senza camicia. Ho circa un mezzo acro di terreno dove vivo, in un vasto prato di fronte alla casa come pure sul retro. Mentre falcio l’erba sento troppo caldo sotto il sole ardente così mi tolgo la camicia mentre sto sullo spiazzale posteriore, e falcio l’erba come meglio so fare. Se ci fosse un’improvvisa chiamata per un malato, correrei in casa, mi cambierei i jeans e gli indumenti sudati e riapparirei dopo pochi minuti più presentabile. Ebbene, ciò tiene il prato a posto finché l’erba della zona antistante non ricresca prima che io abbia finito sul retro giacché potevo arrivare a fare soltanto alcuni giri al giorno.

19. Un caldo pomeriggio, ero sul settore posteriore del prato, e poiché nessuno poteva vedermi, mi tolsi la camicia e presi a tagliare l’erba con prontezza. Avevo dimenticato che all’angolo del recinto vi era un nido di vespe, così spinsi la falciatrice su quel nido, e amici, Dio è il mio giudice, in capo a un istante fui coperto per intero dalle vespe. Ora voi sapete quanto sia pericolosa la puntura d’una vespa, essa può uccidervi - ed io stavo là senza neppure la camicia addosso! Allora qualcosa accadde.L’Amore: ecco di che si tratta. Invece di odiare quelle vespe, pensai: “Povere piccole creature di Dio, non ho niente contro di voi. Questa è la vostra abitazione e io vi ho disturbato”. Allora dissi ad alta voce alle vespe: “Mi dispiace molto d’aver dimenticato che la vostra casa stava là, vi ho spaventate e disturbate - per favore, perdonatemi”. Questo suona puerile, ma penso che sarebbe meglio che noi siamo come figlioletti di Dio che agire come adulti che abbiano in mano simili cose. Le vespe erano tutte su di me ma io non avevo paura di esse e dissi: “Piccole creature, ritornate nel vostro nido, non vi danneggerò più”. E come Dio vive, quelle vespe girarono rapidamente intorno a me tre o quattro volte e ritornarono direttamente nel loro nido. È stato l’Amore - oh la potenza dell’Amore, amici miei!

20. Un’altra volta in cui l’Amore fece la sua apparizione per mettermi in contatto con la natura fu questa: l’estate scorsa stavo seduto sulla veranda con i miei buoni amici Leo e Gene, insegnando loro la Parola di Dio. Ci eravamo addentrati in un insegnamento sul tema: “l’amore materno”. Quel mattino sul giornale era stata riportata la storia di una bellissima ragazza negra che aveva dato alla luce un figliuolo illegittimo, e costei l’aveva portato al ponte sul fiume Ohio e l’aveva lasciato cadere nell’acqua avvolto nella sua coperta. Il conducente della vettura l’aveva riferito alle autorità e queste avevano condotto delle indagini e scoperto che era andata così. Stavamo conversando sul fatto di come la donna fosse indubbiamente priva d’amore - essa era stata una femmina che aveva partorito un figlio, ma di certo non era una madre.

21. All’improvviso vedemmo un opossum imboccare il viottolo dell’ingresso che conduce a casa mia. (L’opossum è un animale dell’ordine dei marsupiali, pregiato per la sua pelliccia. - Ed.) Esso oltrepassò gli altri cortili che non erano recintati e si diresse qui nel mio, che era tutto circondato da recinto; e come se conoscesse la strada, perché non provò a strisciare sotto il recinto, si immise nella via d’accesso, e continuò a venire avanti in direzione della mia veranda anteriore. Dissi ai ragazzi: “Deve avere la rabbia o qualcosa del genere, dal momento che gli opossum viaggiano soltanto di notte - riescono a vederci a malapena il giorno”.

22. Discendemmo il viale per andargli incontro. Raccolsi un rastrello che il fratello Wood aveva lasciato là il giorno prima e lo misi con attenzione su di esso. Invece di fingere di essere morto come avrebbe dovuto fare cominciò a mordere il rastrello. Questo mi sorprese dato che al segno più leggero di pericolo questi animali fanno sempre finta di essere morti - (Infatti) questa è l’origine dell’espressione. (In inglese “play possum” : “fare il morto”, prende origine proprio dal nome dell’animale: opossum. - Ed.)

23. La girai sul dorso e scoprii che aveva una brutta ferita - vi era una gamba spezzata e un lato del suo capo era stato schiacciato ed era pieno di sangue coagulato. Le mosche avevano coperto la ferita causando la formazione di larve, ed essa puzzava come carne marcia, essendo malamente infetta. Quando giacque sul dorso per alcuni minuti, la sua borsa ventrale (marsupio) in cui trasportava i suoi piccoli era aperta a causa della debolezza - i suoi muscoli erano così stanchi e deboli che essa non poté più a lungo tenere la sacca ventrale chiusa. C’erano nove piccolini ed essa li aveva nutriti. Oh! Pensate solo a questo voi! Benché con il soffio della morte e senza forze, essa aveva cibati i suoi piccolini e si era sforzata di proteggerli. Dissi a Leo e a Gene: “Guardate ragazzi, ecco una vera madre - essa si sta servendo del suo ultimo respiro per lottare a difesa dei suoi piccini, mentre quella donna di colore l’aveva gettato nel fiume. Ecco il vero genuino amore di una madre per la sua prole”.

24. Oh il mi cuore fu toccato! Proprio allora essa provò a risollevarsi, così la lasciai, e incominciò a salire verso la mia casa mentre noi stavamo osservandola. Quell’opossum andò sui miei gradini, si afflosciò, e non salì il gradino seguente. La raggiungemmo, e in quell’istante giunsero il fratello e la sorella Woods. La sorella Wood che è un veterinario mi disse: “È ferita troppo gravemente per vivere, perciò dovrai ucciderla fratello Branham”. “Oh”, dissi: “Non posso!” E lei esclamò: “Ma essa morirà e i piccoli moriranno di fame”. Aggiunse: “Prendi i piccoli e uccidili subito”. Ella mi assicurò che sarebbe stato meglio ucciderli che farli soffrire - però oh non potevo farlo. Così ella disse: “Ebbene, vai a prendere un’arma da fuoco e spara alla povera bestiola, fratello Branham”. Esclamai: “No, non la penso così sorella Wood, non potrei”. “Sei un cacciatore, no?” ribatté lei, ed io le dissi: “Sì, però non sono un assassino”. Di conseguenza ella aggiunse: “Bene farò in modo che lo faccia mio marito allora”. Ma io non condividevo affatto che quell’idea fosse messa in atto, perciò dissi: “Bene, aspettiamo un pò”.

25. Il giorno trascorse lentamente, e quel pomeriggio uscii per fare una passeggiata con la mia famiglia. Quando ritornammo andai a vedere se l’opossum era ancora lì: c’era; più che mai vicino alla morte. Sapevo che se essa avesse un po’ di forza si sarebbe mossa non appena il buio fosse sceso visto che queste bestie si spostano di sera - ma essa giaceva là e i suoi piccoli stavano ancora cercando di cibarsi. Oh, mi sentivo tanto dispiaciuto per quella povera bestiolina ferita che giaceva là morente.

26. Il mattino seguente di buon’ora, la mia figliuola Rebecca venne da me - erano pressappoco le sei del mattino, ed ero appena andato nella mia cameretta a meditare sul Signore. Ella disse: “Papà, non riesco proprio a togliermi dalla mente quella mamma opossum”. “Nemmeno io lo posso, Becky”, così decidemmo d’andarle a dare uno sguardo e mentre stavamo al di sopra d’essa, quel mattino presto, sembrava più grave che mai - il suo respiro era così lento che si poteva percepire a stento. Becky cominciò a piangere perciò rientrammo ed io la rispedii a letto. Ritornai nella mia stanzetta e mi sedetti, pensai: “O Dio, quanto deve soffrire quella mamma opossum - come deve amare i sui piccini! Spero di non doverla uccidere”. E mentre stavo seduto là Qualcosa mi disse: “Tu predicavi ieri sera su di essa, l’hai usata per il tuo argomento”. Dissi: “È così”. “Hai detto che era una vera madre”. “È vero”, ammisi. “Ma Io l’ho inviata alla tua porta, ed essa se ne è stata all’ingresso come una signora per 24 ore in attesa che venisse il suo turno perché si pregasse per lei, e tu non hai detto una parola”. Dissi: “Ma, io…” Aggiunsi: “Con chi parlo? Parlo a me stesso?” Saltai su e pensai: “Oh sei Tu Dio?” Chinai il capo e piansi: “O misericordioso Iddio, perdona il Tuo umile servo per la sua ignoranza. Mi dispiace amato Iddio di essere così sciocco e tanto privo di saggezza. Perdonami Ti prego caro Signore”. Allora mi affrettai verso la madre opossum e mi inginocchiai accanto ad essa, levai il mio capo a Dio in preghiera per la sua guarigione, posi la mia mano sul suo corpo quasi senza vita e pregai con riverenza. Mentre mi alzavo la vita cominciò a ritornare di nuovo sul suo corpo - essa si rialzò, riunì i suoi piccoli, alzò lo sguardo verso di me come per dire: “Grazie, gentile signore”, e prese ad avviarsi verso il prato per la strada d’accesso. Oltrepassò l’ingresso, poi si girò e discese lungo il sentiero nel modo come era venuta e proseguì addentrandosi nei boschi! Come mi rallegrai, e quando lodai Dio! Egli aveva condotto un povero opossum moribondo alla mia porta affinché io pregassi, e lo aveva riportato in vita - un animale che neppure ha un’anima perché lo Spirito vi dimori! Eppure Dio l’aveva guidato con la Sua potente mano. Per quanto ne so essa è oggi vivente, ed ha allevato la sua piccola famiglia.

27. Se Dio, tramite il Suo Spirito Santo, poté guidare un povero muto opossum a me, perché pregassi sì che la sua vita potesse essere risparmiata, quanto più valore avete voi dell’opossum? Non siete venuti pure qui stasera perché si preghi per voi, miei cari fratelli? Senza dubbio se Dio poté risuscitare un opossum, Egli potrebbe sollevare voi. Oh volgiamo a Lui lo sguardo con tutto il nostro cuore! Voi che giacete qui ammalati, non sapete che il Re dei re vi sta osservando? Non preoccupatevi, non abbiate paura. Potete dire: “Oh, ma io sono così insignificante per Dio”, io comunque vi dico - voi siete Suoi figliuoli e Dio vi vuole, Egli vi ama. Egli vi ha amato tanto che quando il Suo Amore fu proiettato, la Grazia sovrana prese il Suo posto e inviò un Salvatore per redimervi a Sé stesso; in questo Salvatore Egli fu ferito per le nostre trasgressioni perché Lui vi ama. Dio vide le afflizioni del Suo popolo e per le Sue lividure foste sanati - la Grazia di Dio tracciò una via, dal momento che il Suo Amore lo esigeva. E quando il Suo Amore proiettò i Suoi sentimenti, Cristo Si fece avanti per prendere il Suo posto - si richiedeva che Qualcosa prendesse il posto - soltanto il Suo Amore Si fece avanti per voi, e la grazia vi provvide un sacrificio. Ora, vi viene chiesto solo di crederlo - “Chiunque crede in Lui no perisce ma ha Vita Eterna”Spero che afferriate la visione.

28. L’Amore è uno dei più grandi strumenti che ci sono nell’economia di Dio. Dio è amore, la Bibbia afferma che Lui lo è, e quando divenite uno dei Suoi figliuoli voi divenite una parte di quell’Amore, una parte dell’economia di Dio, divenite un suddito della Sua proprietà. Quando fate questo, divenite un figliuolo o una figliuola di Dio, e Lui dice che vi darebbe Vita Eterna. Ora la parola usata per “Vita Eterna” nel greco è “Zoe”, che intende la vita di Dio; quindi l’Amore di Dio proiettato per voi, vi rende una parte di Lui dopo la vostra conversione - diventate allora un figliuolo, cioè “nato da” o “venuto da” e ciò vi mette in relazione con Dio a tal punto che siete adesso un figliuolo o figliuola.

29. Dio il Creatore creò ogni cosa tramite la Sua potenza, attraverso la Sua Parola Parlata, e tutto quanto è la Parola di Dio resa manifesta. L’intero mondo fu formato da Lui, e quanto ci sbagliamo quando proviamo a limitare la potenza di Dio a causa della nostra personale immaginazione! La stessa terra su cui stiamo stasera è unicamente la Parola di Dio resa manifesta - Dio formò il mondo dalla Sua Parola Parlata. Oh!

30. Perché siete venuti qui stasera affinché si preghi per voi? La mia domanda è: sta la vostra anima con Dio? Chiniamo i nostri capi ora e parliamogli… e ricordate cari amici, se questo dovesse essere l’ultimo messaggio che io mai predicassi, la mia parola è verace, perché la Bibbia afferma che è la verità, lo Spirito Santo che opera nel mio ministerio dimostra che è la verità, e il mondo scientifico riconosce che è vero giacché l’ha effettivamente fotografato. Credete e vedete Dio operare in mezzo a voi… Perché io credo che la Luce che è presente ora mentre prego per voi, sia la stessa come quella che è stata fotografata nella riunione di Houston, nel Texas. Credo inoltre - al cospetto di Dio mio Creatore e Salvatore - che Essa è la medesima Colonna di Fuoco che guidò i figliuoli d’Israele con Mosè quale loro conduttore. Credo che la Colonna di Fuoco che si trova qui adesso, e che stasera rivelerà i segreti dei cuori degli uomini, è l’identica Colonna di Fuoco che discese e fu fatta carne e dimorò tra noi nella sembianza del Figliuolo di Dio, Gesù Cristo. Gesù disse: “Sono venuto da Dio, e ritorno a Dio”, e io ritengo che quando Egli sia ritornato a Dio lo abbia fatto sotto forma di questa Luce, la medesima forma in cui apparve a Mosè e agli altri profeti lungo tutta la Bibbia. Sono convinto che si tratta dell’identica Luce che Paolo vide sulla strada di Damasco, anche se quelli che stavano con lui non videro nulla. Penso che la Luce che è qui accanto a me ora è la stessa che condusse Pietro fuori dalla prigione.

31. Egli è qui proprio adesso che risponde alla preghiera di una piccola donna seduta qui, essa è una donna dai capelli scuri che soffre di un disturbo nervoso. L’uomo seduto accanto a lei è sofferente di dolori alla schiena - voi siete marito e moglie - alzate la mano se questo è vero. Io non vi conosco e non vi ho mai visto ma il Signore Gesù vi sana. Siete entrambi guariti. Amen.

32. Vedo che la Luce va ora verso l’uomo che ha una malattia alla vescica della bile. Signore, il vostro nome è Clarence, e venite da un luogo chiamato Grand Prairie. Questo è vero, no? Bene, il vostro male alla vescica della bile è finito, signore. Potete andare a casa ed essere guarito. Amen.

33. Voi dite: “Fratello Branham, tu hai pronunciato il nome di quell’uomo”. Non disse Gesù, quando stava in un Corpo di carne, a Simone qual’era il suo nome, e che il nome di suo padre era Giona, e che quindi sarebbe stato chiamato Pietro? Esatto! Egli è ancora il medesimo. Amen. La Colonna di Fuoco è ora al di sopra di una donna che soffre di alta pressione sanguigna. Il vostro nome è: signora Fishbrook, e siete di questa città, abitate in una via chiamata “125° Street”, il numero della vostra casa è: 13104. Se questo è giusto, alzate la vostra mano. Benissimo, andate a casa, siete guarita signora. Gesù Cristo vi ha sanata.

34. Oh vi impongo di credere. Riguardate verso Dio, vivete e credete! La Luce ora scende giù su questa signora sulla fila di fronte - signora Pharr - siete malata di cuore, vero? Credete che Dio vi guarirà? Vostro padre accanto a voi ha disturbi spirituali. Voi non siete di questa città, venite da uno degli stati, da una località dove ci sono le colline: è Warren, Pennsylvania. Se è vero, alzate la vostra mano. Siete guariti ora, tutti e due. Gesù Cristo vi sana. Amen.

35. Sto per dire ora qualcosa. Chiunque è diventato freddo nel cuore verso il Signore Gesù Cristo, tutti coloro che sono lontani dalla vittoria stasera, tutti i peccatori, venite ora a Cristo che si è appena manifestato a voi. Venite ora al Signore Gesù tutti voi che volete togliere le vostre macchie di colpa… Cristo è qui! Fatevi avanti ora mentre Lui è qui. Lo farete? Vieni amico peccatore, traviato, freddo, tiepido, indifferente, venite dalle balconate, vi stiamo offrendo questa opportunità di venire adesso e accettare il Signore Gesù che toglie il pungolo della morte. So di certo ciò che dico. Egli non voleva permettermi di fare tali cose per dimostrare che Lui è qui. Volete togliere le macchie di colpevolezza? Venite giù adesso, tutti.

36. Che vi succede a voi canadesi? Che vi succede? È un’ottima cosa essere conservatori; ma non siate troppo rigidi. Contristerete lo Spirito Santo via da voi, e non avrete risvegli. Ascoltatemi! Parlo nel Nome del Signore! Spezzate quell’ostinatezza e quel formalismo che sono in mezzo a voi; inginocchiatevi, riconoscete che vi occorre ravvedimento. Parlo nel Nome di Gesù Cristo! Se volete avere un risveglio infiammate i vostri cuori di Dio. Sono un servo di Dio, un profeta di Dio, e ce ne sono tra voi qui stasera che hanno bisogno di stare accanto a questo altare. Fareste meglio a mettervi in ordine con Dio perché l’ora viene che griderete per trovarlo e non lo troverete. Questo è il COSÌ PARLA IL SIGNORE!

37. Questo è Dio che parla. Scoprite la vostra via verso questo altare. Voi che siete indifferenti - vergognatevi! Quando lo Spirito Santo e compirà le cose che sta facendo proprio in mezzo a voi - e voi sedete qui come se foste congelati a morte! Uscite dai vostri posti e andate all’altare. Ravvedetevi o perirete! Non so perché dico questo, ma Qualcosa mi sta dicendo di dirvelo. Vi darò un avvertimento: questa può essere pure la vostra ultima! Ravvedetevi! Non mi interessa a quale chiesa apparteniate; se non siete ravveduti e l’Amore di Dio non è nei vostri cuori, siete peccatori in cammino verso l’inferno! Questo è il COSÌ PARLA IL SIGNORE!

38. Lo stesso Dio che discerne gli spiriti qui e dice le loro condizioni, sta parlando proprio ora. Parlo nel Nome di Gesù Cristo. Correte all’altare, ravvedetevi subito prima che Dio volti la vostra pagina, e sarete condannati per sempre! Questo è il COSÌ PARLA LO SPIRITO SANTO, che è in mezzo a noi ora!

39. È duro, però si tratta di Lui - io posso solo dirlo. Dio sa che non direi queste cose da me stesso per nessuno. Qualcosa mi prese e mi disse di esprimerlo. Obbedisco semplicemente. Mentre cantiamo ancora un verso di: “C’è una fonte ripiena di sangue”, fareste meglio a venire. O quanto ha bisogno questo paese di uno scossone, dovete avere un disfacimento prima di poter essere rimodellati. Siete andati così a lungo in chiesa da essere rigidi e conservatori abituali. Vi occorre un ravvedimento, avete bisogno di una “antiquata” esperienza dell’Amore di Dio nel vostro cuore. E ricordatevi - la mia voce vi ossessionerà fintanto che sarete un essere mortale! È vero! Parlo nel Nome di Gesù Cristo. Amen.

40. Lasciate dire un’altra cosa: se avete qualcosa contro qualcuno, fareste meglio a metterla a posto proprio ora! Si stanno isolando delle tenebre in questo edificio: “Il Mio Spirito non contenderà sempre con l’uomo!” Penso che mi alzerei e verrei fuori dal mio posto se il mio cuore non fosse riscaldato da Dio - andrei all’altare.

41. Amici, non lo vedo accadere da anni. Non ho mai avuto una simile sensazione come quella che venne su me alcuni istanti fa. Quando vidi quelle che mi parvero delle tenebre ondeggianti attraverso questa sala, Qualcosa mi colpì, e quelle non erano le mie parole, né parlai per la mia volontà. Dio sa che è la verità.

42. C’è qualcosa che non va, ricordatelo. Sentite amici, io non sono uno che viene a compromessi, né uno che è indeciso. Dico la verità, e Dio conferma che esprimo il vero. Voi diventate tanto bigotti da mettere Cristo da parte! Sono assai lieto di notare le vostre convinzioni e questo altare ripieno di cuori onesti - ciò indica che Dio opera. Ora tutti insieme preghiamo e invochiamo il nostro Signore mentre Lui ci ascolterà. Dio concederà ad Edmonton un risveglio se obbedirete… venite, invochiamo Dio. E ricordate questo, noi abbiamo bisogno di un risveglio, e il vostro sangue non sarà su di me nel giorno del giudizio. Parlo nel Nome di Gesù! Vi piacerebbe vedere un’altra serata di Pentecoste? Sta a voi. Colui che dà la Pentecoste è qui - lo Spirito Santo. Preghiamo, invochiamo Dio!

43. O Eterno Iddio, vengo nel Nome di Gesù Cristo. Il diavolo è stato sgridato, l’infermità è stata sanata, l’Evangelo è stato predicato, e la potenza di Dio scaccia ogni forza demoniaca da questa sala di esibizione. O Signore, abbatti ogni muro di separazione, spezza il denominazionalismo, frantuma gli ideali di quel genere, e fa che lo Spirito Santo venga ora ad ogni cuore come un impetuoso vento. Riempi questo grande uditorio qui con l’illuminante potenza dello Spirito Santo, poni una fiamma di fuoco in ciascun cuore. O Eterno Iddio che conosci i cuori degli uomini, che ti riveli come fuoco fiammeggiante, perdona ogni peccato, togli via le trasgressioni, e rendi questa gente pura e chiara. Accordalo, Signore. Benedetto sia il Nome del Signore. Alzate le mani voi gente, dategli lode rendeteGli Gloria!

Capitolo 2: VAI DI NUOVO LASSÙ

Mi piacerebbe farvi partecipi cari lettori, di alcune note che ho segnato di volta in volta, riguardanti certi eventi di rilievo nel ministerio di William Branham. Come voi tutti senza dubbio sapete, il fratello Branham doveva recarsi oltreoceano, per la durata di quattro messi in giro per il mondo. Fu ricevuto l’autorizzazione secondo la quale le chiese statali e i governi ufficiali avevano accolto bene tale movimento. Olanda, Germania e Svizzera predisposero degli auditori che comprendevano 25000 posti a sedere per ospitare la moltitudine di persone che si riteneva presenziasse. Il governo reale di Irlanda, avrebbe inviato dalle sue corti il suo stesso comitato per dargli il benvenuto. Per l’uomo naturale nessun altro progetto o disposizione avrebbe potuto essere migliore, né opportunità tanto importante; tuttavia il fratello Branham agisce esclusivamente secondo come Dio lo dirige e questa volta il Signore lo avvertì di non andare. Dio gli svelò che nuvole tenebrose erano disposte sopra la città, nelle quali egli aveva progettato di viaggiare. Fu davvero difficile per lui riferire ai cari fratelli e alle persone che avevano bisogno di Dio che non poteva andare. Tuttavia lo spiegò loro e dopo fece ritorno a casa. Ma egli vi fece ritorno piuttosto rattristato perché il suo cuore era contristato. Sentiva che parecchi non avrebbero capito, o molti ne sarebbero stati offesi e delusi, e questo era ciò che lo turbava. Nonostante ciò il nostro caro fratello Branham sapeva, al di sopra della terra e di tutti i cieli, dei principati e podestà, quali che potessero essere, che la via di Dio è la migliore, e ciò che Dio dice, è definitivo. Senza badare a quanto la gente poteva pensare o dire egli doveva obbedire a Dio. Quale grazia c’è nel basarsi su queste poche parole: “La cieca incredulità è certa di errare ed esamina la sua invano; Dio è il Suo stesso interprete, e lui la renderà evidente”.

Quale che sia l’illusione momentanea, o l’oscurità dell’ora, nessun uomo sa in quale istante Dio interviene e tutto viene trasformato. Nel presente caso avvenne così. Nel giro di pochi giorni, una telefonata giunse al fratello Sothmann dal Canada, il quale pensava che una riunione in Tacoma sarebbe stata ideale. Sul finire della giornata, il Rev. A. W. Rasmussen, pastore del Bethel Temple di Tacoma, telefonò al fratello Branham, e dal profondo del suo cuore invitò il fratello Branham a venire a Tacoma per tenere una riunione. Ecco due devoti uomini di Dio, uno richiede e l’altro invita! Ma come sempre è Dio che autorizza. Perciò Lui deve parlare! Che cosa poteva il fratello Branham dir loro, dopo aver detto a migliaia in tutto il mondo “no” e poi dire “si” per così pochi? Che cosa avrebbe potuto lui dire per essere discreto che fosse in suo potere? Non una parola. Ma quando un cuore onesto di pura integrità necessita una risposta, Dio ce l’ha. Quant’è meraviglioso, quant’è grande, quando Dio parla - sentite le Sue Parole come le disse al fratello Branham: “Vai di nuovo lassù a Tacoma”. Sei piccole parole, quanto poco parla Colui che ha portato il mondo all’esistenza; così breve e così chiaro. Senza istruzioni, senza menzione di successo, né parole di guida, e nemmeno indicazioni - solo sei parole espresse semplicemente. Si sarebbe detto che Dio dovesse abbozzare l’intero viaggio nei minimi dettagli. Ma per ogni commissione, senza riguardo a quanto semplicemente abbia parlato, Dio provvede una fede sufficiente per il servo che guida. Quando Dio parla in questa maniera mi pare chiaro che per fede metteremo in evidenza il piano di Dio man mano che andremo avanti. Dio renderà il Suo intero progetto chiaro quanto le Sue Parole espresse, mentre noi facciamo la nostra parte credendo in Lui e agendo con semplice fede. Tacoma con preghiere continue e digiunando spesso, fu ascoltata da Dio. Venne inviato il Suo servitore per ristorarli nello Spirito, per guarire i Suoi malati, e per aggiungere alla Chiesa, al Suo Corpo, come solo Lui avrebbe potuto fare attraverso le labbra del Suo servo. Fremevo all’amabile Spirito di Cristo tra i Santi di Tacoma, e altri che venivano da diverse città che erano andati ad unirsi a questa grande riunione. Io andavo alla riunione ogni giorno dall’una alle dieci di sera. Sedevo in fondo alla sala, per nove ore e mezza al giorno, parlavo e stavo in compagnia con la gente che si raccoglieva, e rispondevo alle loro domande. Nessuno di loro era scortese o ingiusto. Ognuno sembrava così mite e gentile, gioioso e sereno. L’intera riunione era una miscela di fede e unità nello Spirito. Nessuno aveva interesse per se stesso, ma piuttosto per il suo fratello. Non c’erano testimonianze dottrinali di segni fantastici né opere ipocrite. Davvero Dio scendeva per stare nella riunione. Fu la riunione più unita alla quale abbia mai assistito. I frutti dello Spirito erano in evidenza e i doni spirituali operavano in mezzo all’assemblea - profezia, lingue ed interpretazioni, guarigioni e miracoli. Oserei dire caro lettore quanto ho sentito dire negli ultimi quattro anni nelle successive riunioni. Ho udito e visto molte manifestazioni attraverso figli e figlie di Dio in diversi luoghi in tempi differenti. Ma non ho mai visto riceverli con tale riverenza e rispetto, e santo timore come lo furono queste profezie e lingue con l’interpretazione. Oh la profondità, l’Amore, la completezza quando Dio parla davvero in mezzo al Suo popolo. È mio desiderio essere partecipe con voi di una rivelante profezia. Il fratello Branham aveva appena finito di predicare il sermone: “Vorremmo vedere Gesù”, e l’uditorio era in un profondo silenzio - anzi, nessuno si muoveva, né si udiva sussurro. Quando Dio è sul punto di parlare Egli ordina un sacro silenzio! Anche il fratello Branham che aveva parlato dolcemente, si fermò all’improvviso! Allora tutto ad un tratto una Voce si udì dalla lontana balconata. Non ci fu bisogno di microfoni giacché Dio aprì ogni orecchio perché sentisse! Le onde dell’aria lo trasmisero chiaramente all’orecchio e al cuore di tutti i presenti. Lasciate che lo citi con esattezza, parola per parola poiché lo incisi sul mio registratore a bobine:

COSÌ DICE IL SIGNORE A QUESTO MIO POPOLO, PER CUI HO MANDATO IL MIO SERVO, ANCHE A TE, ANCHE A QUESTA GENERAZIONE, LUI DEVE PARLARE CORAGGIOSAMENTE PROPRIO COME PAOLO, PER CONVINCERE COLORO AI QUALI IO L’HO INVIATO.

SÌ PERCHÉ HO MANDATO IL MIO SERVO BRANHAM. HO MESSO LE MIE PAROLE NELLA SUA BOCCA; PROPRIO COME HO INVIATO IL MIO FIGLIUOLO A MORIRE, E IL MIO POPOLO LO HA RIGETTATO - ANCHE SE È COSÌ HO INVIATO IL MIO FIGLIUOLO BRANHAM, PURE IN QUESTO TUO TEMPO - A COLORO PER CUI È VENUTO.

SÌ, ESSI SI SONO RIUNITI INSIEME, SI SONO INCONTRATI NELLE LORO CAMERE SEGRETE. I CONDUTTORI DEL MIO POPOLO SI SONO CONSIGLIATI ASSIEME; HANNO EMESSO IL GIUDIZIO PURE SU DI LUI. HANNO DETTO NELLE LORO CAMERE SEGRETE: “NOI LO RIGETTEREMO; RICERCHEREMO UNA COLPA IN LUI. TROVEREMO IN LUI MOLTI DIFETTI, E ISTRUIREMO LA NOSTRA GENTE. DIREMO LORO CHE QUESTO É PURE BELZEBÙ. SÌ, NON È LO SPIRITO DEL SIGNORE CHE LO HO HA INVIATO”. PERCIÒ IO LI GIUDICHERÒ ANCHE MEDIANTE IL MIO SERVO BRANHAM CHE TI HO INVIATO.

PERCHÉ METTERÒ IL MIO SPIRITO NEI MIEI SERVITORI E SE TU NON TI ARRENDERAI AL MIO SPIRITO, SARAI ANNIENTATO. MA SE CADRÀ SU TE, SE LA PAROLA DEL SIGNORE SI ABBATTERÀ SU DI TE, SARAI SCHIACCIATO, E LA TUA CASA RESTERÀ DESOLATA. QUESTA È LA ROCCIA, COSÌ SE TU CADRAI SU ESSA SARAI DISTRUTTO. MA SE ESSA CADRÀ SU DI TE TI RIDURRÀ IN POLVERE.

E COSÌ DICE IL SIGNORE ANCHE A QUELLI CHE SI SONO RADUNATI ASSIEME, COSÌ PARLA IL SIGNORE A COLORO CHE SI DICONO ESSERE STATI RIEMPITI COL MIO SPIRITO: POICHÉ SIETE STATI MIO POPOLO - IO VI HO BENDETTI, VI HO UNTI, MA VOI VI SIETE RIUNITI E AVETE RIGETTATO IL SERVITORE DEL SIGNORE IDDIO CHE IO VI HO INVIATO. E ANCHE PER AVERLO MANDATO IO TI GIUDICHERÒ, E LA TUA CASA SARÀ DESOLATA - ANCHE IN QUESTO GIORNO E IN QUEST’ORA. PERCHÉ TU INVOCHERAI IL RISVEGLIO MA L’ORECCHIO DEL SIGNORE NON TI ASCOLTERÀ, POICHÉ QUANDO TI HO CHIAMATO TU NON MI HAI RICONOSCIUTO. MI SEI STATO ESTRANEO QUANTO TI PARLAI. COSÌ SEI DIVENUTO COME IL MIO POPOLO QUANDO STAVO A CACCIARE DEMONI, E GUARIVO I MALATI, E SPEZZAVO IL PANE E LO MOLTIPLICAVO AI TUOI OCCHI, TU DICESTI: “EGLI HA UN DIAVOLO”.

MA TU CHE HAI ORECCHIO ASCOLTA CIÒ CHE LO SPIRITO DICE ALLE CHIESE, PERCHÉ IO TI PARLERÒ. TI INVIERÒ I MIEI SERVITORI ED ESSI TI BENEDIRANNO E TU MI SARAI RIUNITO. SARAI BENEDETTO POTENTEMENTE COME NON LO SEI STATO MAI. SCACCIA DA TE IL PENSARE UMANO E LE MANIERE DEGLI UOMINI E RIVOLGITI AL SIGNORE.

Questa potente profezia parla da se stessa! E questa volta lascerò a voi l’analisi. Dio parlandoci per profezia, ci avverte ne sono sicuro, del pericolo presente come pure del pericolo che ci sta di fronte. Ora permettetemi che vi dica il Messaggio di Dio per mezzo di un altro dono - lingue e profezie.

Quando giunsi in Tacoma, trovai molti fuochi che ancora ardevano dall’ultima riunione - fuochi di vittoria che bruciavano per glorificare Dio in vasi di terra. Uno di tali “vasi” con cui parlai fu la signora John Lewin, 1313 Hood Street, Aberdeen, Washington. Essa mi riferì questa storia, e nelle sue stesse parole c’è quanto segue: “Nell’estate del 1946 divenni gonfia e i miei amici e conoscenti pensarono che fossi di nuovo incinta. Andai allora dal nostro dottore. Egli non disse niente. Circa due settimane più tardi ebbi una terribile emorragia. Ritornai dal medico e i suoi esami rivelarono un grosso tumore. Immediatamente i santi ed io pregammo però peggiorai costantemente. Alla fine il dottore mi disse che ero condannata dal cancro, e il mio corpo fu malamente consumato, roso. Un amico mi mise al corrente che il fratello Branham stava per venire in Portland, Oregon. Pregammo con disperazione Dio che facesse in modo che io vi andassi, e Lui lo permise. Si pregò per me nel pomeriggio; il fratello Branham mi riferì che avevo il cancro e aggiunse: “In 24 ore questo si dipartirà da te”. Mi sentii male il giorno seguente nel corso del servizio; rientrando in camera mia mi aggravai maggiormente. Mi liberai dal cancro quindi e mentre lo facevo il suo puzzo era pressoché insopportabile. Il mio ventre rimase gonfio per diversi mesi; poi un mattino fu normale come doveva esserlo. Alcuni mesi fa mi recai dal dottore per un “check –up”, e lui riferì che nel mio corpo non vi era traccia del cancro. Oggi sono guarita! Sono trascorsi undici anni da quando si pregò per me. Sono tanto lieta per la mia guarigione, e per l’amore del fratello Branham e la fedeltà d’essere un vero servo di Dio”.

Una cosa su cui la testimonianza della signora Lewin ci ha istruiti è stata la maniera nella quale la sua guarigione ha avuto luogo. Doveva essere un miracolo per cui ella fosse stata immediatamente sanata, invece la sua guarigione richiese un certo tempo. In realtà il suo cancro scomparve in 72 ore, però la guarigione dei tessuti distrutti e la ricostruzione delle cellule fu un processo graduale. Eppure si poteva dire che era un miracolo perché qualsiasi preghiera che ferma la morte e arreca vita nuovamente non è altro che un miracolo. Ciò nondimeno io credo che un miracolo sia una manifestazione che si dichiara istantaneamente, mentre una guarigione è una graduale ricostruzione delle cellule del corpo in uno spazio di tempo. Ora noi sappiamo che un miracolo è l’istantanea creazione e restaurazione delle cellule morte e del tessuto. Illustrerò quel che intendo dire.

È il caso di un piccolo ragazzo indiano dell’età di 9 anni. Il suo nome è Toni James, route 1, Box 326, Shelton, Washington. Il piccolo Toni venne alla riunione completamente cieco. Questa era la sua condizione dall’età di otto mesi in cui scivolò dal suo lettino e un grumo di sangue si formò all’interno di entrambi gli occhi quale conseguenza della caduta. In seguito, il tessuto cicatrizzato si sviluppò e alla fine dopo molti esperimenti i medici abbandonarono ogni speranza e dissero alla madre di Toni: “Il vostro figliuolo non rivedrà mai più! Portatelo a casa perché non c’è speranza”. Il dottore le riferì inoltre che il massimo che lui avrebbe visto sarebbe stato un’ombra di luce da un occhio; l’altro era totalmente devastato. All’età di sei anni Toni entrò nella Scuola per Ciechi di Washington State. Nel frattempo il padre di Toni aveva sentito parlare di un profeta in questa nostra generazione il cui nome era William Branham. Egli intese di molte guarigioni e miracoli che Dio aveva operato tramite le mani di quest’uomo. La speranza crebbe nel cuore del padre alle notizie di queste buone novelle. Mentre il tempo trascorreva il padre di Toni sviluppò un profondo rispetto e ammirazione per questo profeta che non aveva mai visto. Egli accolse ogni notizia che lo riguardava e la sua fede aumentò; e così fece il piccolo Toni. Un giorno credettero entrambi che Dio gli avrebbe permesso di vedere. Quando giunse al padre di Toni la notizia che il fratello Branham doveva venire a Tacoma, egli si propose in cuor suo d’essere il primo; e il mercoledì pomeriggio, la prima sera in cui ebbe inizio la grande campagna, il signor James e il suo figliuolo cieco vi parteciparono in prima fila. Tutto quello che avevano sentito dire riguardo al fratello Branham era vero. Era divenuto ora una vivente verità davanti ai loro occhi. Coi loro cuori oltremodo rallegrati si precipitarono a casa con le buone notizie di cui erano stati testimoni. Giovedì sera Toni e suo padre furono di nuovo tra i primi. Quella sera condussero Toni e suo padre e la nonna di Toni. Quando fu tempo di occuparsi dei malati, tutti furono completamente silenziosi. In pochi secondi il fratello Branham cominciò a chiamare la gente dall’uditorio; oh, moltissimi vennero chiamati e molti altri, per fede furono fortificati in mezzo alla folla. Infine, gli occhi del fratello Branham si posarono su Toni. Scese un profondo silenzio. Poi guardando direttamente la madre di Toni lui disse: “Conducimi il tuo figliuolo cieco”. Di fretta la signora James portò Toni sul palco. Allora trovandosi di fronte al fratello Branham essa offrì il proprio figliuolo alle braccia del profeta!

Il fratello Branham prese teneramente il ragazzo fra le braccia, nel suo petto, e in profonda riverenza pregò. Immediatamente, in un batter d’occhio, la vista fu restaurata, e il piccolo Toni vide coi suoi stessi occhi il profeta di Dio per questa generazione. Il fratello Branham si rizzò dunque e parlò con la madre, dicendo: “Hai sofferto con dolore e i medici non potevano aiutarti - tu sei pure sanata”. Poi si voltò verso il padre di Toni ed esclamò: “Signore, anche lei è guarito”. Girandosi ancora una volta si fermò alla nonna di Toni e le disse: “La tua fede ha guarito pure te”. In quell’istante la moltitudine fu scossa sotto la potenza di Dio. La gente si rallegrava, piangeva e lodava a Dio. Poi la potenza guaritrice di Dio si riversò sul popolo a grandi ondate.

Io me ne stavo in fondo alla sala e le lacrime scorrevano sul mio viso. Ricordo che io stessa dissi: “Caro Signore, caro Signore, non meraviglia che sia scritto - un fanciullo li guiderà…”

Dalla cecità alla vista perfetta - davvero un miracolo! Ma persino di questo uno scettico dubitò! Un buon amico della signora James andò da lei e le disse: “Non è possibile, l’hai preparato tu”. La signora James rimproverò subito il suo amico dicendogli: “Guarda gli occhi di mio figlio!” Quando l’amico incredulo esaminò gli occhi di Toni vide che non poteva negare ciò che Dio aveva fatto, e la smise. Quella sera sulla via di casa la signora James rivisse gli avvenimenti della serata nella propria mente. Lei non riusciva a rendersi conto di tutto quello che era successo. In qualche modo lei cominciò a dubitare e allora Dio parlò al suo cuore e disse: “Non dubitare o la guarigione andrà perduta, ma credi”.

La sera successiva ebbe luogo questa meravigliosa interpretazione e la signora James seppe davvero il suo valore:

GUARDA, DICE LO SPIRITO DEL SIGNORE A QUESTO POPOLO - “NON HO IO PROMESSO DI ESSERE CON VOI ANCHE FINO ALLA FINE DEL MONDO? NON TI HO IO PROMESSO CHE CONFERMERÒ LA MIA PAROLA CON SEGNI E PRODIGI CHE SEGUIRANNO IL MINISTERIO?” COSÌ IO DICO AL MIO POPOLO: “SE TU ALZI IL TUO CUORE E CREDI SOLTANTO CHE LA MIA PROMESSA È PER TE, VEDRAI LA GLORIA DI QUEL CHE TI HO PROMESSO DALLA FONDAZIONE DEL MONDO”. È IL MIO SPIRITO CHE ANDRÀ AVANTI E COMPIRÀ L’OPERA CHE IL PADRE HA ORDINATO DI FARE. COSÌ IO DICO AL MIO POPOLO: “RIGUARDATE A ME E SIATE SALVATI”. IO DICO AL MIO POPOLO: “GUARDA A ME E SARAI GUARITO”.

Amici questa interpretazione fu così potente che i Santi presenti nel riceverla rimasero in un sacro silenzio. Oh la forza per i nostri stanchi cuori quando Dio parla! Sono così lieto che Lui abbia detto quelle parole - poiché la nostra fede migliore è debole, e la nostra forza è fiacca. Ah, ma la Sua Grazia sosterrà la prova. Molta gente seppe allora che Dio aveva parlato e che tutti avrebbero dovuto credere. La signora James fu tra coloro che seppero che credere era qualcosa che Dio richiedeva.

Così le meravigliose benedizioni di Dio piovvero ancora su Tacoma; perché un profeta sentì Dio dire: “Vai di nuovo lassù”. Che cosa significa venire a sapere che la nostra generzione non è senza profeta inviato da Dio! E noi ci rallegriamo tutti perché vediamo Dio manifestarSi nel nostro mezzo, nell’Amore, conducendoci all’unità della fede.

Credo di sapere pienamente cosa aspettarsi quando Dio parla e manda il Suo servo in una città - possiamo aspettarci di sentire parlare dal cielo. Gesù Cristo è il medesimo ieri, oggi e in eterno. Quant’è vero! Stimo un pivilegio di riferire a quelli che sono malati o sofferenti che Gesù Cristo mi ha guarita quando l’autorità medica non poteva fare nulla. Lode a Dio! Gli estremi dell’uomo sono le opportunità di Dio.

Nel 1952, cominciai ad avere mal di testa, che divennero più frequenti mentre il tempo passava e presi ad avere periodi di perdita di coscienza che sopraggiungevano senza preavviso. Il mio senso dell’equilibrio mi lasciò e sofrii sempre più di mal di capo. Durante questo tempo consultai frequentemente il nostro medico di famiglia. Egli mi suggerì di consultare un’oculista ed eseguire un completo controllo sui miei occhi. Questo fu compiuto, però l’oculista non riuscì a scoprire il legame tra i miei mal di testa e i miei occhi. Varie volte il nostro medico consigliò di andare in un’ottima clinica ed effettuare una totale verifica fisica. Infine nel Luglio 1954 mi spiegò che non avrebbe potuto fare nulla per me e insistette perché mi recassi nella clinica Mayo in Rochester, Minnesota. Ero sempre estremamente affaticata e le crisi sorgevano con più frequenza. Dovetti smettere di guidare la nostra automobile a causa dei periodi di crisi da cui la vista veniva danneggiata.

Parecchio del mio tempo lo trascorrevo a letto ma non mi parve mai di riposare. Finalmente nell’Ottobre 1954 andai al War Memorial Hospital in Soo., Michigan. Passai là otto giorni e fui sottoposta a un compelto esame fisico. Il dottore che c’era mentre mi trovavo in questo ospedale era uno che avevo conosciuto anni fa e in cui avevo fiducia e ne rispettavo l’abilità. Quando questi mi rilasciò dalla clinica, mi suggerì ancora di recarmi in un ospedale per la diagnosi. Aggiunse che riteneva che la cosa fosse seria.

Nel Dicembre del 1954 fui d’accordo a recarmi nella clinica Mayo. Prendemmo un appuntamento e trascorsi circa due setimane per essere sottoposta ad esami e sotto osservazione. L’esame conclusivo all’edificio delle Scienze mediche consistette nella registrazione di un elettroencefalogramma che è comunemente definito il test delle onde cerebrali.

Due o tre giorni dopo fui rispedita nuovamente all’edificio delle Scienze mediche dove l’elettroencefalogramma fu segnato sotto l’influsso di una sostanza stupefacente attivante, il cuo nome era metrazel. Era loro opinione quale risultato di scoperte cliniche che io avessi un’escrescenza sul cervello, la cui pressione mi procurava un oscuramento.

Ritornai a casa malata e scoraggiata. Mio marito che così spesso mi aveva sentito dire come Gesù sanava allo stesso dei giorni della Bibbia mi sfidò di credere Dio per la mia guarigione. Non aveva mai frequentato una chiesa che insegnasse la guarigione divina ma tante volte gli avevo parlato dei miei amici che confidavano in Dio per ogni cosa. Lui era pronto a credere in Dio per la mia guarigione; mi disse che mi avrebbe portato in qualunque luogo se avessimo solo potuto scoprire dove ci sarebbe stata una riunione.

Avevo spesso sentito parlare di un ministro che pregava per i malati dal nome di Rev. William Branham. Apprendevo che lui sarebbe venuto nella Philadelphia Church in Chicago, il 12 Gennaio 1955. Se solo Dio mi avesse tenuta in vita perché potessi presenziare a quella riunione! Mio fratello e sua moglie mi vennero a trovare dalla California per aiutarci e incoraggiarci.

C’era pure una cara Santa di Dio che viveva qui mentre suo marito era sovrintendente dell’opera che veniva fatta al Ponte Mackinac Straits. Il suo nome era signora J.A. Hightower da Memphis, Tenn. Essa era stata guarita di cancro così poteva parlare per esperienza; ebbe per me uno speciale interesse, pregò e mi incoraggiò a confidare in Dio. Tre o quattro dei miei amici vennero a casa mia e pregarono per me e Dio ci incontrò in un modo meraviglioso. Quanto ringrazio Dio per i combattenti della preghiera!

In quel tempo perdevo circa mezzo chilo al giorno. Il 10 Gennaio del 1955 lasciammo la nostra abitazione per la Salvezza, le riunioni di guarigioni erano condotte in Chicago dal fratello Branham. I miei vicini lo ritenevano un viaggio pazzesco, che mio marito mi portasse a una simile distanza nella mia condizione.

Abitiamo a circa 500 miglia da Chicago. Ci vollero dieci giorni per compiere il tragitto. Tante volte credetti che la morte mi cogliesse prima di arrivare a destinazione. Il 13 Gennaio verso le dieci di mattina giungemmo alla Philadelphia Church. I miei familiari chiesero del fratello Branham e fu loro detto che non avremmo potuto vederlo fino al servizio serale. Un paio di giovani che presenziavano alla scuola biblica della chiesa, consigliarono che io fossi condotta per pregare in una camera della chiesa dove avrei potuto riposare fino al servizio della sera. Nel pomeriggio l’anziano della scuola entrò e vedendo la mia condizione pregò che Dio mi mantenesse in vita fino al cunto serale. Quando il servizio ebbe inizio io fui sistemata a lato dell’altare su un lettino.

Nei miei istanti di coscienza pregavo che Dio salvasse mio marito e guarisse il mio corpo. Sembrava che fossi cosciente solo a metà. Il mio corpo sentiva freddo ed era insensibile. Sudore freddo mi copriva tutto il corpo. Dopo che il fratello Branham ebbe dato il suo Messaggio, chiamò la fila di preghiera.

Mentre lui pregava per la gente della fila di preghiera, Dio cominciò a mostrargli qualcosa. Egli chiese all’uditorio di essere riverente. Disse: “Vedo un’ampia costruzione con un’alta cima torreggiante. Questo edificio risiede in una città, la città si estende in una valle: si tratta della clinica Mayò di Rochester, Minnesota. Vedo una donna che viene portata in una clinica da un parente, essa viene dal Michigan; da questa clinica lei è stata rispedita a casa, ha un disturbo al cervello che le procura una pressione”.

Il fratello Branham a questo punto si guardò intorno nell’uditorio e mi vide sul lettino, allora disse: “Dio ti benedica, sorella sulla lettiga, sei tu! Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina. Gesù Cristo ti ha guarita! Và a casa, sei sanata e Dio ti benedica”.

Mentre lo Spirito Santo parlava attarverso il fratello Branham, sentii come se una mano fosse messa sulla mia testa. Non potrei descrivere ciò che provai! Le parole non riescono a spiegare quella sensazione di contatto. Era come se un Fuoco purificante mi percorresse dalla sommità del capo fino alle piante dei piedi! La potenza e la Presenza del Signore vennero su di me, una Forza attraversò il mio corpo e fui guarita nel modo più completo!

Quando lodo Iddio per la Sua benignità verso di me!

Quella sera mio marito accettò il Signore come suo Salvatore, ed è nostro desiderio di servirLo finché Lui ci chiami a casa.

Ho scritto questa testimonianza tre anni dopo la mia guarigione e desidero ringraziare Dio poiché non ho avuto un mal di testa né disturbi di alcun genere al mio capo. Posso veramente affermare che Gesù Cristo è il mio Salvatore, Guaritore, Battezzatore ed Amico.

Egli è il mio tutto in tutto. La mia preghiera è che questa testimonianza possa aiutare qualcuno a confidare in Dio che compie bene ogni cosa.

Vostra sorella in Cristo

Signora Wesley Eveleigh
890 No. State ST.
St. Ignace, Michigan.

P.S. Desidero ringraziare il fratello Joseph Mattsson Boze, pastore della Philadelphia Church di Chicago per la sua gentilezza e le parole di incoraggiamento quando più ne avevo di bisogno. La mia preghiera è che Dio lo benedica.